Gudea, un re sumero al Museo del Louvre

Generalmente, quando pensiamo al Louvre ci viene subito in mente la Gioconda; in realtà questo importantissimo museo ha anche un’incredibile collezione di arte antica. E’ qui che troviamo la statua del re sumero Gudea.

Gudea ha regnato nella città-stato di Lagash, nella Mesopotamia meridionale, dal 2141 al 2122 a. C.
Anche se molte delle statue che raffigurano Gudea  sono dedicate al dio della guerra Ningirsu  (Ninurta), più che per le sue conquiste, il re è conosciuto per la devozione religiosa e per la costruzione  di templi.

Il Louvre ospita diverse statuette di Gudea, quella che vi proponiamo è importante perché è una delle poche completa di tutti gli elementi. E’ stata rinvenuta negli scavi archeologici a Girsu: la testa è stata trovata nel 1877, il corpo nel 1903 e successivamente, quando si è stati sicuri che i due elementi combaciassero e facessero parte della stessa statua, è stata ricomposta.

La statuetta è alta 46 cm ed è realizzata in diorite, una pietra molto dura e resistente, utilizzata solo per manufatti di grande importanza (anche il Codice di Hammurabi è stato inciso su una stele di diorite). Questa pietra, che non è originaria della Mesopotamia, veniva acquisita tramite commerci con i regni che si affacciavano sul Golfo Persico, oppure… facendo guerra a questi stessi regni o ottenendola quindi con la forza.
La statuetta non riproduce il re in modo realistico: la testa è troppo grossa rispetto al corpo, il collo sembra mancare del tutto, gli occhi sono a mandorla e le sopracciglia sono unite e a forma di lisca di pesce. Ma questa era lo stile del tempo.

testa_scont

Gudea indossa un turbante decorato con dei piccoli riccioli (probabilmente perché nella realtà era fatto con ciuffi di lana) e una veste che gli lascia libero il braccio destro. 
Le mani sono congiunte in un gesto di devozione verso Ningishzida, il dio protettore del re. I piedi sono scalzi.
Sulla veste è presente un’iscrizione in caratteri cuneiformi che contiene una dedica al dio, seguita dalla lista dei templi fatti costruire dal re. La lista si conclude proprio con il tempio dedicato a Ningishzida, presso il quale era stata collocata la statuetta. 

corpo

Dicevamo che la statua di Gudea seduto è particolare perché è uno dei pochi esemplari completi di tutti gli elementi. Ma il Louvre ospita anche altre sue statue molto interessanti, come questa, chiamata L’architetto con il regolo oppure L’architetto con il progetto.

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Statua di Gudea nota come l’Architetto con il regolo (o con il progetto), 2120 a.C.

A parte il fatto che il povero re in questo caso è senza testa, questa statuetta alta 93 cm è abbastanza simile a quella precedente. Il re è seduto, indossa una veste che lascia scoperto il braccio destro, le mani sono giunte, i piedi scalzi. 
Le differenze importanti sono due. Forse una l’avete notata anche voi: è la tavoletta che tiene sulle ginocchia. L’altra è meno visibile nella fotografia: l’iscrizione cuneiforme dedicata al dio Ningirsu non ricopre solo la veste, ma tutta la statua (anche il retro) ed è la più lunga dell’epoca di Gudea.
Il re appare in veste di architetto, il progetto che è stato disegnato sulla tavoletta è infatti quello del tempio dedicato Ningirsu a Girsu.  Il progetto mostra il perimetro delle mura intorno al tempio, il testo invece elenca i materiali utilizzati per la loro costruzione, principalmente mattoni di argilla.
Sulla tavoletta sono presenti anche uno stilo (il bastoncino usato per scrivere) e un regolo graduato.  

A questo punto, una domanda sorge spontanea: ma Gudea stava sempre seduto? 
Naturalmente no! Ecco un paio di esempi di Gudea in piedi. Anche queste statue provengono dal Museo del Louvre.

La storia delle statue di Gudea è piuttosto interessante, per questo il Museo del Louvre ha deciso di dedicare loro un video.  Il video è in inglese, se volete leggere la traduzione riassunta la trovate di seguito, ma la storia la conoscete già 😉

Traduzione sintetica del video
Il tempo mette a dura prova le opere d’arte in pietra: la Venere di Milo ha perso le braccia, mentre la statua alata della Nike di Samotracia ha perso la testa.
Ogni statua del re-poeta Gudea, invece, è stata deliberatamente decapitata per cancellare la memoria della sua esistenza.
Nel 1877 un archeologo ha trovato una statua senza testa di un re; molte altre teste e molti altri corpi dello stesso periodo sono stati rinvenuti, ma nessuno combaciava.
26 anni più tardi è stata trovata una testa e grazie al lavoro di altri archeologi si è scoperto che combaciava alla perfezione con il corpo del 1877. Così nel 1903 la statua era finalmente di nuovo completa!